essere Adulti essere Bambini
Esiste il modo per essere finalmente felice; integrare le qualità migliori che già possiedi, e di cui non sei pienamente consapevole. Scopri quali sono e come fare, continuando a leggere questo articolo.
——-
Se ti chiedessi chi è più felice fra un adulto ed un bambino, come mi risponderesti?
Non credo sia una domanda difficile. Basta guardarsi intorno; basta guardarsi dentro. E’ un vero peccato che l’adulto, in un qualche momento della sua crescita, abbia dimenticato come essere felice, ed abbia iniziato a vivere in modo “troppo” rigido.
Credo però sia una situazione recuperabile; devi farlo non solo per te stesso, per potter essere felice e vivere bene, ma anche per le persone che ami. Dimostrare loro con l’esempio, che possiamo trasformare la nostra vita, seguendo dei semplici suggerimenti, impegnandosi in una applicazione quotidiana, può essere l’innesco di una reazione a catena evolutiva, che porti tutti a star bene.
Ciascuno di noi, consapevolmente o meno, ricerca la felicità. I condizionamenti a cui siamo stati sottoposti però, hanno generato delle convinzioni più spesso limitanti che potenzianti. Alcune di queste riguardano il significato di essere “adulti”, e quello di essere “bambini”. Si crede infatti, che questi due stadi della vita, siano agli antipodi, sia per quanto riguarda il modo di pensare, che quello di comportasi. Non diciamo forse, in modo spregiativo “Si comporta come un bambino”, oppure “E’ un bambinone”? Non esiste fore la Sindrome di Peter Pan?
Molti però si rendono anche conto che i bambini hanno qualcosa che permette loro di essere felici anche con poco, mentre spesso un adulto, non riesce ad esserlo neanche con tanto (amici, soldi, oggetti, amori). Allora potremmo essere indotti a ricercare quella felicità sfuggendo da una realtà avvertita come troppo impositiva, tentando di tornare bambini. Questo però si scontra con la parte più adulta di noi, che giudica questo attengiamento infantile, contro producente, asociale. Isomma, la realtà sembra essere quella di scegliere fra essere dei bambini, esclusi dalla società, oppure adulti ben iseriti, ma profondamente infelici. Per fortuna esiste un’alternativa.
La soluzioni per essere felici infatti, viene dalla comprensione delle caratteristiche/qualità essenziali dei due stadi evolutivi: l’essere adulti e l’essere bambini. Estrapolandone gli elementi che li contraddistinguono, puoi integrarli nella tua vita, in modo da rendere te stesso un vero Adulto, e un vero Bambino, contemporaneamente.
Non sarebbe bello avere il meglio di entrambi? E’ possibile con impegno e dedizione quotidiane. Scopriamo come.
1. Essere Adulti
Di adulti ce ne sono tanti; di veri Adulti molto meno. Le qualità che contraddistinguono un vero Adulto, vengono dalla consapevolezza di se stesso, dal sapere di essere un’anima in evoluzione, e dal focalizzarsi proprio sull’aspetto più importante; esprimere il vero se stesso, per realizzare il proprio progetto di vita, e contribuire al benessere di tutti. Queste sono le sue qualità fondamentali.
1. Responsabile: il vero Adulto, è colui che si prende carico di se stesso, totalmente, riconoscendosi come l’unico responsabile della propria vita. Sa che i risultati che ottiene dipendono dal suo impegno. Comprende che gli errori commessi, diventano momenti per “aggiustare il tiro” e far meglio la volta successiva.
2. Assertivo: il vero Adulto sa porre limiti agli altri in maniera sana e adeguata alla situazione. Non agisce con l’intenzione di prevaricare, sminuire, limitare gli altri, ma farà di tutto perché questo non accada neanche a lui.
3. Proattivo: il vero Adulto agisce sempre per raggiungere i suoi obiettivi, di qualunque natura essi siano. Non aspetta, perché sa che non esistono formule magiche per ottenere risultati, se non quella di agire, sbagliare, migliorare, agire, in un loop infinito.
4. Flessibile: il vero Adulto non ha schemi troppo rigidi, ma soprattutto sa che, quando non trova soluzioni, quando non comprede cosa fare, quando sbatte sempre contro lo stesso muro, significa che si trova dentro un suo schema mentale rigido. In questo caso, il vero Adulto si ferma un attimo e respira perché sa molto bene che solo cambiando ciò che fa, può ottenre risultati diversi.
5. Non si lamenta: il vero Adulto, proprio per le qualità esposte, non si lamenta mai, perché sa che la lamentela, oltre a togliergli energia, gli impedisce di accedere a tutte le qualità che lo rendono un vero Adulto.
2. Essere Bambini
Il vero Bambino non è quello che vive incosapevolmente la sua vita. La sua età è la stessa del vero Adulto. La differenza però, sono le qualità che gli appartengono e che esprime.
1. Felice: il vero Bambino è felice e basta. Non si tratta di esserlo per qualcosa, ma è proprio uno stato emotivo di fondo. Questo non gli impedisce di soffrire, arrabbiarsi, star male; ma il vero Bambino vive queste emozioni, come stati momentanei, che passeranno, e che lo faranno tornare alla sua vera essenza: la felicità.
2. Curioso: il vero Bambino ha la curiosità come molla principale. E’ questa che gli permette di agire, muoversi, cercare, capire. Non sa, e per questo motivo vuole conoscere. Il piacere di sapere è la base della sua cuoriosità, ed è per questo che, rispetto agli adulti, non ha paura di avvicinarsi allo sconosciuto, all’ignoto. Di fondo infatti è l’adulto che, perduto questa qualità, ad aver paura di ciò che non conosce; il bambino non è ha paura, ne è attratto.
3. Esploratore: il vero Bambino non è solo curioso, ma ha un forte desiderio di soddisfare la sua curiosità. E’ per questo che diventa un esploratore del mondo, di tutto ciò che è nuovo e sconosciuto. E’ solo raccogliendo informazioni nuove, che la sua mente si plasmerà e crescerà, insieme alla sua capacità di azione.
4. Se stesso: il vero Bambino non si vergogna, non ha paura. E’ semplicemente se stesso. La sua spinta alla conoscenza lo porta ad esplorare, senza chidersi cosa penseranno gli altri, o se riuscirà o meno in quello che fa. Quando sbaglia, non ha un dialogo interno che lo critica, lo rimproverà, lo limita; semplicemente si rialza, e ritenta.
5. Vive nel presente: il vero Bambino fa quello che fa, perché è quello che desidere in quel momento. E’ infatti capace di esplorare con tutta la totalità del suo essere, un oggetto, anche per pochi secondi, per passare ad un altro quando la sua attenzione ne è catturata, senza pensare di dover portare a termine prima quello che stava facendo. Vive il suo presente totalmente, questo è il vero apprendimento. Sono state le richieste e le pressioni del mondo esterno ad obbligarlo ad apprendere in modo diverso, in modo rigido, secondo schemi pre-stabili, ad orari fissi (orari scolastici), argomenti obbligatori.
6. Apprende: il vero Bambino è preparato per fare una sola cosa: apprendere. Tutto ciò che fa lo fa per imparare, conoscere e quindi crescere, evolvere. Se non sperimenta, non apprende; se non apprende, non cresce; se non cresce, muore.
Fonte: Moreno Picchi www.leviedellaricchezza.com
Donare ti migliora la vita: 5 principi per farlo efficacemente
-
Donare può renderti più felice. Non solo aiutare gli altri, ma anche
migliorare la tua vita. La cosa ti sorprende? È normale. Ci sono due
aspetti che ten...
2 mesi fa
Nessun commento:
Posta un commento