giovedì 17 settembre 2009

18 Pratici Consigli Per Vivere La Regola D’Oro

“…amerai il tuo prossimo come te stesso” Levitico 19:18

Una delle poche regole sulla quale cerco di basare la mia vita, e puntualmente ogni giorno tento e fallisco, è la Regola D’Oro.

Amo la semplicità della Regola D’Oro, la sua tendenza a rendere le persone con cui interagisco più felici, e la sua tendenza a rendere più felice anche me.

E’ vero: la regola del trattare gli altri come vorremo che loro trattassero noi ti guiderà in definitiva alla tua felicità.

Diciamo che la Regola D’Oro si applica in tutte le tue interazioni con le altre persone, e ti permette di aiutare i tuoi vicini, di trattare la tua famiglia con gentilezza, fare un viaggio in più per i tuoi colleghi, aiutare uno sconosciuto in un momento di bisogno.

Adesso, queste azioni saranno indubbiamente positive per le persone che aiuterai e con le quali sarai gentile … ma noterai anche qualcosa di strano. Anche le altre persone tratteranno bene te. Oltre a questo, però, trarrai una crescente soddisfazione dentro di te, la forza per credere in te stesso, la conoscenza di te stesso come una persona buona. Avrai fiducia in te.

E non sono piccole cose. Sono enormi. E per questa ragione – senza considerare che vivremmo in un mondo migliore se tutti quanti applicassero questa regola – ti raccomando di rendere la Regola D’Oro, il perno alla base delle tue azioni, e di tentare di viverla il più a lungo possibile.

Ammetto che vi sono forti argomenti a sfavore della Regola D’Oro, che vi sono eccezioni e logici argomenti che, se la Regola D’Oro venisse portata agli estremi, potrebbe auto-annullarsi. Io non me ne preoccupo. La verità è che, vivendola giorno per giorno, la Regola D’Oro ti renderà una persona migliore, renderà più felici le persone intorno a te, e farà di quella in cui vivi, una comunità migliore. Tenendo a mente questo, diamo uno sguardo a qualche consiglio per applicare la Regola D’Oro alla tua vita quotidiana:

1. Allena la tua empatia. Fa che il metterti nei panni di qualcun’ altro diventi una abitudine. Una persona qualunque. Il tuo partner, un collega di lavoro, qualcuno che incontri per strada. Cerca davvero di capire, sforzandoti oltre i tuoi limiti, come possa essere “essere loro”, che cosa stiano passando, e perché fanno quello che fanno.

2. Allena la tua compassione. Una volta che capirai gli altri, e quello che provano nelle varie situazioni in cui si trovano, impara a voler che smettano di soffrire. E quando potrai, compi anche una piccola azione che possa risollevare loro il morale.

3. Come vorresti essere trattato? La regola D’Oro non intende esattamente che tu agisca con gli altri nel modo in cui tu vorresti che gli altri si comportassero con te … significa che dovresti cercare di immaginare come pensi che vorrebbero essere trattati loro, e provare. Così, quando ti metti nei loro panni, prova a pensare come vorresti essere trattato. Chiediti come vorresti essere trattato in quella particolare situazione. John F. Kennedy lo fece nei giorni controversi della desegregazione negli anni 60, chiedendo agli americani di immaginare di venir guardati dall’alto in basso e di esser trattati terribilmente in base al colore della pelle. Chiese loro di immaginare come avrebbero voluto essere trattati se si fossero trovati in quella situazione, e d’accordo, agirono in favore dei neri.

4. Sii amichevole. Nel dubbio, segui questo consiglio. Di solito si va sul sicuro con l’essere gentili con gli altri. Certo, ci sono volte in cui le persone non vogliono che qualcuno sia amichevole nei loro confronti, e dovresti sviluppare la sensibilità per capirlo. E dovresti essere amichevole entro certi limiti, quindi in modo appropriato. Ma a chi non fa piacere essere ben voluto e considerato?

5. Sii d’aiuto. Questa è probabilmente una delle debolezze della nostra società. Certo, ci sono un sacco di persone che a modo loro cercano di aiutare, e mi congratulo con loro. Ma in generale c’è una tendenza a starsene sulle proprie, e ad ignorare i problemi altrui. Non essere cieco ai problemi e ai guai altrui. Vedi se puoi aiutare prima che ti venga chiesto.

6. Sii cortese nel traffico. Un’altra debolezza della nostra società. Pochi sono i momenti nei quali siamo egoisti tanto quando lo siamo alla guida. Non vogliamo che nessuno ci passi davanti, ci insinuiamo, ci agitiamo e sbraitiamo. Forse è a causa dell’isolamento che suscita all’automobile. Certamente di persona, di solito non ci comportiamo in un modo così rude. Quindi, cerca di essere cortese nel traffico.

7. Ascolta gli altri. Altra debolezza: vogliamo tutti parlare, ma veramente pochi di noi vogliono ascoltare. Eppure tutti vogliamo essere ascoltati. Quindi, prenditi il tempo di ascoltare realmente qualcuno, invece che aspettare e basta il tuo turno di parlare. Questo sarà una grossa parte del percorso verso la comprensione degli altri.

8. Supera i pregiudizi. Abbiamo tutti i nostri pregiudizi, che siano basati sul colore della pelle, sull’attrattività, l’altezza, l’età, il sesso … è la natura umana, immagino. Ma cerca di vedere ognuno come un essere umano individuale, ognuno con storie diverse alle spalle, ognuno con dei sogni e dei bisogni. E cerca di vedere le cose che ti accomunano a quella persona, piuttosto che le differenze.

9. Smettila con la lamentela. Abbiamo tutti quanti la tendenza a criticare gli altri, che siano persone che conosciamo o personaggi in televisione. Ad ogni modo, chiediti solo se ti piacerebbe essere criticato se tu fossi nella situazione di quella persona. La risposta è quasi sempre “no”. Quindi, trattieniti dal criticare, e impara piuttosto ad interagire con gli altri in un modo positivo.

10. Non controllare gli altri. Ed è anche raro che le persone vogliano essere controllate. Credimi. Quindi non farlo. E’ una cosa difficile, specialmente se controllare gli altri è una nostra tendenza. Ma quando senti il bisogno di controllare qualcuno, mettiti nei panni di quella persona. Vorresti libertà, autonomia e fiducia, non è così? Dalla agli altri allora.

11. Sii un bambino. La necessità di controllare gli altri si fa sentire particolarmente forte quando siamo adulti che hanno a che fare con bambini. In alcuni casi è indispensabile, naturalmente: non vuoi che il piccolo si faccia male, ad esempio. Ma nella maggior parte dei casi, non lo è. Mettiti nei panni di quel bambino. Ricordati come era essere bambino, essere criticato e controllato. Molto probabilmente non ti piaceva. Come vorresti essere trattato se tu fossi quel bambino?

12. Auto-inviati un promemoria. Invia alla tua casella e-mail un promemoria giornaliero (utilizza Google Calendar o memotome.com ad esempio) che ti ricordi di vivere secondo la Regola D’Oro, così non te ne dimenticherai.

13. Allacciati un nastrino al dito. O trova altri metodi per ricordarti di applicare la Regola D’Oro nelle tue relazioni con gli altri. Forse un anello di finto oro appeso al tuo portachiavi? Un tatuaggio? :)

14. Postalo sulla tua bacheca o fanne la tua home page. La Regola D’Oro è un come un potente mantra, e un gran manifesto.

15. Stai al di sopra della ritorsione. Abbiamo la tendenza a rendere pan per focaccia a qualcuno che ci ha trattato male. Questo è naturale. Ma resisti all’impulso. La Regola D’Oro non è la Legge del Taglione. E’ quella regola che insegna a trattare bene gli altri, a dispetto di come possano loro trattare te. Questo significa che devi comportarti da zerbino? No … devi difendere i tuoi diritti, certo, ma puoi farlo in un modo tale che ti permetta di rispettare gli altri, e non male perché loro per primi hanno agito negativamente con te. Ricorda il saggio consiglio di Gesù (difficile da seguire): porgi l’altra guancia.

16. Sii il cambiamento. Gandhi ci disse l’ormai famoso “Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo”. Beh, spesso pensiamo che questa citazione si riferisca a grossi cambiamenti, come nei confronti della povertà, del razzismo e della violenza. Certo, vale per queste cose … ma la si applica anche in piccola scala: a tutte le piccole interazioni tra persone. Vuoi che le persone ti trattino l’un l’altra con maggiore compassione e gentilezza? Allora sii tu a cominciare. Anche se il mondo non cambiasse, almeno tu lo hai fatto.

17. Fai caso a come ti fa sentire. Nota come le persone reagiscono al modo in cui ti comporti con loro, specialmente quando cominci a trattarle con gentilezza, compassione, rispetto, fiducia, amore. Ma nota anche i cambiamenti in te. Non ti senti meglio con te stesso? Più felice? Più sicuro? Più disposto a credere negli altri, adesso che hai fiducia in te stesso? I cambiamenti arrivano lentamente e a piccole dosi, ma se vi porrai attenzione, li noterai.

Fonte: Moreno Picchi www.leviedellaricchezza.com

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