martedì 15 dicembre 2009

GRATIS, una parola che genera sospetto

di Donatella Marzaro - http://respirando.piuchepuoi.it

Quando ti dicono che una cosa è gratis, tu cosa pensi?
Una grande percentuale di persone ha una reazione negativa a questa parola.
La prima associazione mentale è che non ha valore o comunque un valore molto basso o è il tipico specchietto per allodole, quindi dietro al gratuito si nasconde una truffa.

Da qualcosa di gratuito non ci si aspetta particolari prestazioni o risultati. Gli si da poca importanza "…intanto è gratis".
Il quotidiano gratuito avrà notizie "frivole" e non approfondite, un inserto o un reglo abbinato all’acquisto di qualcosa finirà in un cantuccio o addirittura cestinato o peggio ancora abbandonato. Se il "gratis" è un’aggiunta di un prodotto (gratis 20%) si pensa che il prezzo sia aumentato o aumenterà e che comuque quel 20% in più è il minimo che l’azienda produttrice potesse darti per aumentare le sue vendite e far scegliere il suo prodotto.

Anche i servizi gratuiti sono mal visti.
Se un consulente ti offre il suo lavoro gratuitamente, gli si darà meno ascolto pensando che dopo ci sarà una fregatura di qualsiasi tipo. Il medico "gratuito" perchè lavora tramite ASL sarà meno bravo del suo collega "professore" che ha uno studio privato. Gli insegnanti della scuola pubblica saranno meno bravi di quelli che insegnano in una prestigiosa scuola privata.
Nasce così il pensiero che per avere qualcosa di valore è necessario pagare di propria tasca.

La stessa consulenza di prima sarà interessante se sarà pagata. Il prodotto in omaggio sarà più accettato se costerà "solo" come il prodotto effettivo.
Il giornale pagato ci terrà compagnia tutto il giorno, leggeremo tutto, ma proprio tutto e lo ripiegheremo con cura, spesso lo conserveremo pure.
Gli oggetti, anche se frivoli o inutili comprati insieme a qualcosa che ci interessava saranno riposti in qualche posto e ci sembreranno anche più belli. Il libro comprato sarà trattato con riguardo, quello in prestito gratuitamente della biblioteca…no.

Questo schema di pensiero ci porta lentamente ed inconsapevolmente verso la scelta di pagare e se ci si trova in difficoltà economica allora si rinuncerà o si sceglierà qualcosa di minore qualità ma più economico.
Ma da dove nasce questo pensiero "Ma…si…è gratis cosa vuoi che valga?"
Alcune persone hanno potuto constatare che era una fregatura, una cosa di poco valore ma molte altre no, tante persone hanno questo preconcetto basato sul "sentito dire" e non sull’esperienza diretta eppure per paura evitano di provare anche loro il servizio/prodotto gratuito.

C’è anche un altro pensiero molto diffuso ed è "Non sono così povero, posso ancora permettermi di pagare!" o il suo equivalente "Se accetto questo oggetto gratuito gli altri penseranno che non posso permettermelo a pagamento".
Questa forma di giudizio può impedire di conoscere qualcosa di valore. ci impedisce di godere appieno di ciò che è a nostra disposizione, ci impedisce di vedere la realtà interferendo con ipotesi e una realtà parallela creata dalla mente.

Come già si è detto tante volte, il pensiero crea, se si pensa che una cura non avrà successo perchè è gratuita, sarà così . La tua realtà la crei tu, minuto dopo minuto, pensiero dopo pensiero.
Questo articolo "gratuito" ha come obiettivo di riportati alla consapevoleza di un pensiero molto diffuso.

Ci sono persone che grazie a qualcosa di gratuito hanno avuto benefici o grandi opportunità, si sono istruite, hanno imparato un lavoro, hanno potuto fare una scelta migliore. Dietro al "gratuito" qualsiasi cosa sia, c’è il lavoro di altre persone, c’è passione, esperienza, energia, spetta a te aprire gli occhi e riconoscere ciò e dargli il giusto valore.

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